In gara 1 delle Finals Nba è la panchina di Golden State a fare la differenza sui Cleveland Cavaliers. Alla Oracle Arena di Oakland, in una serata da minimo sindacale per gli Splash Brothers Curry & Thompson, sono i comprimari (ma sarà poi il caso di definirli così?) Iguodala, Livingston, Bogut e Barbosa a fare la differenza. D'altro canto, sono i Cavs a dover lamentare lo scarso supporto della panchina ai loro big three, Lebron James, Love e Irving, che il loro lavoro lo fanno eccome ma non trovano sufficiente supporto dai compagni. 104-89 il punteggio finale ma questo è solo un assaggio, Lebron & Co. , alla prossima occasione, renderanno dura la vita ai campioni in carica.
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Gara 1 delle Finals Nba e i protagonisti sono quelli che non ti aspetteresti mai. Alla Oracle Arena tinta di gialloblu, i padroni di casa dimostrano di poter contare su una panchina più che affidabile, anche quando i protagonisti veri stentano a prendere in mano la partita.
Sono i vari Andre Iguodala, scatenato con 12 punti, 7 rimbalzi e 6 assist, Shaun Livingston con 20 punti decisivi e il vecchio leone Leandro Barbosa che contribuisce con 11 punti a fare la differenza nel match.
Parte bene Cleveland con un Kevin Love in palla ma quelli della Baia non si fanno intimidire e, grazie a delle belle giocate di Curry, si porta sul 24-17 alla prima sirena. Thompson stenta a trovare il ritmo ma viene ben supportato da Barbosa e, nel secondo quarto, contribuisce a portare i Warriors sul 43-29 a metà parziale.
Cleveland prova a rifarsi sotto con i 34 punti totali all'intervallo per i suoi big three ma le percentuali al tiro sono troppo basse per impensierire i campioni (5/23 dal campo) e soffre troppo sotto le plance e in difesa.
Alla fine del secondo quarto il parziale è di 52-43 Golden State con un Draymond Green ritrovato che fa sentire i suoi muscoli e la sua tecnica anche nel terzo quarto. Il lungo dei Warriors allunga sul 56-45 ma, a questo punto, Cleveland ha un risveglio in Tristan Thompson che si fa valere in attacco e il solito Kevin Love che firma il sorpasso sul 64-63 a 4 minuti dalla sirena.
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Ma quando ti aspetteresti un risveglio dei campioni sono, invece, i comprimari a dare una svolta alla partita. Iguodala e Livingston firmano un 7-0 pesantissimo che porta i Warriors alla fine del terzo quarto sul 74-68. Lebron e Irving tentano in ogni modo di riprendere le redini del match (66, in totale, i punti per i tre assi di Cleveland) ma Golden State tiene duro anche nell'ultima frazione con un Livingston scatenato e Iguodala che inchioda la schiacciata del +20 sul 96-76 a meno di 6 minuti dalla fine.
Il resto del quarto quarto è puro garbage time con la squadra di Tyronn Lue a leccarsi le ferite e già con la testa a gara 2. E' evidente che il coach di Cleveland dovrà lavorare parecchio, da qui a domenica, per risvegliare orgoglio e motivazioni ai suoi, altrimenti, contro questi Warriors, la serie avrà ben poco altro da dire.
Dal lato Golden State, invece, sicuramente è stata una lieta scoperta, da parte di coach Steve Kerr, di poter contare su una panchina in grado di produrre quasi più dei titolari ma, è altrettanto evidente che la squadra non può fare a meno dei suoi big al 100% se vuole portare a casa l'anello.
Il prossimo appuntamento, quindi, come già anticipato, sarà nella notte tra domenica e lunedì, sempre ad Oakland e qui, già si potranno avere delle prime risposte sulle probabilità dell'una e dell'altra squadra, di conquistare il titolo 2016.
Gara 2 si preannuncia ricca di emozioni, con Cleveland che scenderà in campo, ne siamo certi, col coltello tra i denti per cercare di rimediare a questo primo passo falso, continuate a seguirci.
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