
L’Olimpia Milano ha conquistato il suo 28esimo scudetto. A Trento, la squadra di coach Pianigiani ha travolto 71-96 i padroni di casa, chiudendo 4-2 la serie tricolore (primo successo in trasferta in questo confronto per il titolo). Per i milanesi è il terzo campionato vinto negli ultimi cinque anni. Una serata dominata dagli ospiti. Al 17’, l’Olimpia è già avanti +17 (25-42). Dopo l’intervallo lungo, l’Aquila trentina ha un sussulto d’orgoglio portandosi a -7 (50-57 al 23’) ma è l’ultima emozione. Poi è un monologo milanese con Kuzminskas e Bertans micidiali a centrare la retina da tre al minimo tentativo di riavvicinamento dei padroni di casa. Nel finale Trento non ne aveva più sia dal punto di vista fisico che nervoso.
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Simone Pianigiani, intervistato da Eurosport dopo gara-6, ha voluto prima assaporare e poi commentare il successo della sua squadra: "Siamo molto felici e orgogliosi perché, in questi playoff, abbiamo giocato una gran bella pallacanestro contro degli avversari veri, in un anno in cui il livello è stato decisamente alto".
Le altre dichiarazioni: "È lo scudetto della società, di Livio Proli e del signor Armani: loro hanno creato un posto speciale dove lavorare, in cui si pensa al lavoro quotidiano senza la schizofrenia di una palla che entra o che esce. Danno i giusti tempi a tutti per lavorare, hanno sostenuto questi ragazzi in ogni situazione e quindi lo scudetto è di chi ha creato questo posto di lavoro con tanti bravi professionisti".
Non solo: "Siamo contenti che l’Olimpia sia tornata a vincere uno scudetto. C’è un grande spirito tra i giocatori, testimoniato dall’atteggiamento di chi è rimasto fuori. Non esiste nessuno che vince sempre, ma bisogna pensare a ciò che si costruisce".
Dopo aver vinto di un solo punto la battaglia del Forum di mercoledì sera, Milano si è regalata un più tricolore a Trento.
E' il fascino dei playoff: prima grande equilibrio, poi basta un punto a spostare tutto.
E' così che Trento ha perso la finale con lo stesso punteggio, 4-2, con cui era stata battuta un anno fa da Venezia.
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"Onore a Trento, grande avversario, che ha giocato una finale fantastica", è stato comunque il primo, sportivo commento di coach Simone Pianigiani.
Milano ha vinto alla distanza, com’era prevedibile, forte di un talento e di una profondità del roster chiaramente superiori all’Aquila.
Gara-6 è stata la sintesi di un copione praticamente già scritto: l’Olimpia è andata di corsa, dettando legge sul perimetro, dominando l’area, alzando il muro in difesa.
Sempre avanti, spesso in doppia cifra, mentre per Trento, seppur in perenne rincorsa, c’è stato margine solo nel primo quarto (-5), poi è stata notte fonda.
Milano è scappata col passo sicuro delle grandi squadre.
"E’ la vittoria dello spirito dei giocatori – ha continuato il coach – Vince il nostro progetto, la nostra capacità di costruire al di là della cultura del risultato".
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FONTI:
Per il contenuto: Simone Pianigiani: “onore a Trento, per noi una gioia immensa”, basketnet.it, 16 giugno 2018.
Per l'immagine: www.we-news.com
Articolo scritto da:
Mauro Suma, il Direttore Responsabile (leggi la sua biografia).