Il presidente dello sport italiano sotto indagine
Il presidente dello sport italiano sotto indagine. 

A proposito dell'iscrizione nel registro degli indagati di Giovanni Malagò, il Coni ha diffuso una nota ufficiale in cui si legge: "Il presidente ha appreso questa mattina dalla lettura di alcuni quotidiani di essere indagato nell’ambito di un procedimento penale. Ho dato subito mandato al suo legale, l’avvocato Carlo Longari, di chiedere di essere interrogato per chiarire al più presto la sua posizione". Giovanni Malagò, in un decreto di intercettazione vistato dal pm in via d'urgenza lo scorso 25 maggio, risulta iscritto al registro degli indagati della procura di Roma. L'indagine della pm Barbara Zuin e dell'aggiunto Paolo Ielo ipotizza che Malagò avrebbe ottenuto "utilità" da Parnasi in cambio di un atteggiamento favorevole riguardo al progetto del nuovo stadio della Roma.

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C’e’ anche il presidente del Coni Giovanni Malagò, secondo la Procura di Roma, fra i destinatari delle “utilità” dispensate dal costruttore Luca Parnasi nel tentativo di oliare la macchina per la realizzazione dello stadio dell’As Roma.

E, in questo caso, anche dell’approccio per la costruzione di un altro impianto, quello del club milanese del Milan.

Nell’informativa che il Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Roma ha consegnato nelle mani del pm Paolo Ielo è presente un intero capitolo sul rapporto di amicizia fra l’imprenditore e il manager sportivo.

Al centro di tutto un episodio ben preciso: il colloquio di lavoro che Parnasi intrattiene con tale Gregorio, identificato dai militari come fidanzato di Ludovica Malagò, figlia di Giovanni.

Il numero uno del Coni risulta iscritto nel registro degli indagati.

Non solo, tramite il suo legale ha chiesto di essere interrogato.

Dunque queste "utilità", secondo l'accusa, sarebbero consistite nell'aver procurato un'occasione di migliorare la propria situazione professionale al compagno della figlia Ludovica, ovvero Gregorio.

Agli atti c'è un incontro tra Parnasi, Malagò e Gregorio avvenuto al circolo Aniene l'11 marzo scorso: i due si incontrano e Malagò annuncia subito: "Dopo arriva Gregorio, te lo volevo presentare. Se giù si fa qualcosa sono contento! Se non si fa, problemi per me non esistono!".

Alla fine in effetti qualcosa si fa: il 23 marzo alla sede di Eurnova si presenta Gregorio: Parnasi gli chiede se sia intenzionato a trasferirsi a Roma a parità di stipendio (4,5 mila euro al mese) e il giovane gli risponde di sì.

Negli atti è ricostruito come pochi mesi prima, nel novembre 2017, il Coni abbia improvvisamente cambiato opinione, da "non conforme" a "conforme", circa il progetto dello stadio della Roma in merito a una questione di parcheggio dello stadio.

Malagò, interpellato da Repubblica, smentisce tutto: "Questa cosa qui non esiste, non è mai esistita", del  resto stesso presidente Coni "ha subito dato incarico al suo legale, avvocato Carlo Longari, di chiedere alla Procura di Roma di essere interrogato quanto prima per chiarire la sua posizione". 

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FONTI:

Per il contenuto: Stadio della Roma, anche Malagò indagato: chiese lavoro per il compagno della figlia, repubblica.it, 15 giugno 2018.

Per l'immagine: www.we-news.com 

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Articolo scritto da:

Mauro Suma, il Direttore Responsabile (leggi la sua biografia).