Nel Warm Up il più veloce è stato Casey Stoner, chiudendo con un crono di 1'46''348.
Secondo si è il rivale di quest’anno Jorge Lorenzo.
Il terzo tempo è stato per per Marco Simoncelli, mentre Valentino Rossi era stato l’autore del quarto crono della mattinata a 0''632 da Stoner, precedendo di pochi centesimi Ben Spies e Dani Pedrosa: peccato per come è andata la gara di Rossi.
Settimo tempo per Andrea Dovizioso, che ha preceduto Hayden, Bautista e Cal Crutchlow con la Yamaha Tech3.
La corsa non ha rispettato ciò che si era visto nel warm up.
Così a vincere è stato Dani Pedrosa su Honda, ma la corsa è stata tutta una serie di errori per cui l’ordine di arrivo non ha rispettato le previsioni.
Abbiamo detto Dani Pedrosa primo, e a venire un altro grande campione, ma non Stoner, bensì il campione del mondo uscente, Jorge Lorenzo.
Stone è terzo con la sua Honda ufficiale, poi spiegheremo come si è svolta la propria corsa.
Quarto posto per Marco Simoncelli con la Honda del team Gresini davanti alla terza Honda Repsol di Andrea Dovizioso.
Ben Spies è sesto e con la seconda Yamaha precede Nicky Hayden (7°) con la Ducati.
Hiroshi Aoyama (8°) con la seconda Honda Gresinisi.
Colin Edwards è nono, mentre Randy de Puniet è decimo.
Al via parte male Lorenzo, che si fa superare da Dovizioso e Pedrosa, ma sembra che Dovizioso parta un istante prima degli altri, assieme a Crutchlow e a Simoncelli.
Alla prima curva cade Valentino Rossi, chiuso da Ben Spies e da Lorenzo.
Valentino Rossi scivola per evitare il tamponamento e finisce nella ghiaia, e la gara è gara finita per lui.
Stoner passa al comando mentre a Dovizioso viene comminato un ride through ai box per la falsa partenza, così come agli altri piloti: questo lo si aspettava.
Cade Hector Barberà con la Ducati Mapfre, che si ferisce e viene portato via dalla pista in barella. Poi accade che Stoner commetta uno dei pochi errori della stagione e finisce lungo nella sabbia: perde sette posizioni, lasciando il comando della corsa a Pedrosa.
Simoncelli precipita nelle retrovie, così come Dovizioso che con la penalità si ritrova davanti a lui al nono posto.
Stoner, da campione quale è, recupera posizioni su posizioni fino ad arrivare al podio: passa Toni Elias con la Honda LCR, passa Hayden per il quinto posto, e guadagna il terzo posto grazie alla scivolata di Alvaro Bautista con la Suzuki, che aveva raggiunto il podio virtuale.
Lungo anche per Hayden, mentre Elias scivola mentre era sesto.
Ora l'hondista è a 12 secondi da Pedrosa a nove giri dalla conclusione, alle spalle del sicuro Lorenzo, ma lì si ferma, conquistando però un prezioso podio.
Il quarto posto è di Dovizioso, ed alle sue spalle rinviene Simoncelli e tra i due si accende la lotta: a un giro dalla fine il pilota della Honda Gresini supera il rivale, così come accaduto ad Aragon, conquistando così una quarta piazza importante ai fini del morale.
Written by Mario Lombardi modificated by Manager_Igor Scarabel
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