Alla vigilia di questo Torneo del Roland Garros 2012, nessuno avrebbe immaginato che l'Italia tennistica potesse vivere una meravigliosa avventura come quella che ha avuto come protagoniasta Sara Errani.
Domani pomeriggio ci sarà la finale femminile e, per il terzo anno consecutivo, potremo tifare per i colori azzurri, cosa non da poco e che occorre sottolineare: due anni fa il trionfo di Francesca Schiavone, l'anno scorso un pò di amaro in bocca, sempre con lei, la "leonessa" sconfitta dalla cinese Li Na.
Quest'anno la finale ha un sapore ancora più dolce, perchè Sara Errani ha conquistato l'atto conclusivo di questo Roland Garros 2012, al di là di ogni più ottimistica previsione: la sua intelligenza, la sua straordinaria personalità anche nei momenti più difficili e la sua resistenza hanno permesso a Sara Errani di compiere un autentico capolavoro.
L'arrivo in finale della tennista bolognese ha messo in secondo piano un altro fatto rilevante che non bisogna dimenticare: Sara Errani è arrivata in finale anche nel Torneo di doppio femminile dove, in coppia con Roberta Vinci, cercherà di emulare campionesse del calibro di Mary Pierce e Martina Navratilova che si aggiudicarono in passato i due titoli nello stesso anno.
Il segreto di Sara Errani è pensare sempre alla partita che viene, indipendentemente dall'avversaria che si troverà di fronte; e l'avversaria di domani si chiama Maria Sharapova, non una qualsiasi, ma la nuova numero uno del mondo.
Anche per la russa, però, non sarà una finale qualsiasi perchè Maria Sharapova è alla ricerca del primo trionfo al Roland Garros per completare il cosiddetto "Career Slam", dopo aver vinto in passato Australian Open, Wimbledon e US Open.
Maria Sharapova ha giocato in maniera straordinaria questo Torneo del Roland Garros 2012 e lo dicono le statistiche: 79% di prime palle di servizio, media bassa di doppi falli (3 a partita), pochi errori gratuiti (solo 17) , 50% di punti conquistati sulla risposta.
Con un'avversaria così in forma, Sara Errani dovrà compiere un autentico miracolo, ma ormai ci siamo abituati a non sorprenderci più di nulla...
Written by Pier Luigi Crivelli modificated by Manager_Igor Scarabel
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