Scandalo nel tennis: Maria Sharapova positiva al meldonium

Tiene banco in questi giorni nel panorama tennistico internazionale il caso Sharapova, la fortissima tennista russa, infatti è stata trovata positiva al meldonium nell'ultimo controllo antidoping effettuato. Il meldonium è un farmaco usato contro l'ischemia, ma poichè recentemente sono venute fuori alcune sue proprietà anti-fatica e stimolanti, la Wada, l'agenzia antidoping internazionale antidoping, ha deciso di metterlo nella lista delle sostanze proibite, poichè in grado di aumentare la prestazione atletica. É stata la stessa campionessa a rivelare la sua positività in una conferenza stampa,suscitando lo sdegno di tutti gli addetti ai lavori del mondo tennistico.

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In questi giorni non si fa altro che parlare della positività al doping dell'ex enfant prodige del tennis, Maria Sharapova, che a quanto pare ha continuato ad assumere meldonium anche dopo che questo era stato vietato dalla Wada.

Il caso non accenna a sgonfiarsi e c'è chi dice che potrebbe essere molto simile al precedente caso di doping, che vide protagonisti altri sportivi russi e che dunque questo non è altro che una montatura montata ad arte per indebolire la nazionale russa in vista dei Giochi Olimpici di questa estate.

É stata la stessa Maria Sharapova ha confessare di aver fallito il controllo antidoping effettuato agli Us Open di Australia, ma ha tenuto a precisare che in realtà non si trattava di doping, in quanto lei assumeva regolarmente il meldonium per contrastare alcuni problemi derivante da una lieve forma di diabete congenito, essendo questo un farmaco anti-ischemico. 

La tennista ha in pratica dichiarato di aver si ricevuto dalla federazione una lettera in cui era presente un link che faceva riferimento alle sostanze proibite, ma che lei non ci ha fatto molto caso e non ha letto con attenzione questa lista.

Si tratterebbe dunque più che di un caso di doping, di negligenza da parte dell'atleta e di tutto lo staff che la segue e le da consigli.

I vertici del tennis mondiale sono stati tutti molto duri con lei, infatti l'ex presidente della Wada Dick Pound, ha dichiarato di non aver nessuna simpatia nei confronti della tennista russa, in quanto secondo lui è impossibile che nessuno del suo staff si sia accorto del problema, e dunque a suo avviso la Sharapova merita assolutamente di essere squalificata, anche se la durata non spetta a lui.

Meno duro invece è stato l'attuale presidente della Wada Craig Reedie che si è limitato a dire che il meldonium è stato regolarmente utilizzato non solo da atleti russi ma anche etiopi.

L'impiego di questo farmaco è molto diffuso tra tutti gli sportivi di elite, tanto che agli Europei di Baku dell'anno scorso moltissimi atleti hanno ammesso di aver utilizzato il meldonium, cosa che ha fatto prendere alla Wada la decisione di inserirlo tra le sostanze proibite.

Anche molti suoi colleghi si sono pronunciati sul caso schierandosi chi contro di lei chi in suo favore.

Il tennista spagnolo Rafael Nadal è stato molto critico con lei dicendo che è stata molto negligente e a questi livelli è una cosa assolutamente assurda e dunque merita di essere punita con la squalifica.

Le colleghe donne invece sono state molto più solidali con lei, infatti Serena Williams, sua storica rivale ha detto che la Sharapova ha mostrato uno straordinario coraggio nel confessare la positività emersa al controllo, dello stesso avviso l'italiana Flavia Pennetta che ha annunciato il suo ritiro agli ultimi Us Open e che ha giocato contro la campionessa russa l'ultima volta al Masters di ottobre, non avvertendo mai la sensazione di star giocando contro un'atleta dopata.

Recentemente si è pronunciato anche il tennista argentino Andy Murray che non si è mostrato affatto solidale con la collega, ritenendo che se si assume un farmaco non per finalità mediche anche se questo è legale è chiaro che lo si sta usando per  migliorare le prestazioni e questo è doping e pertanto la Sharapova va assolutamente squalificata.