Non ce l'ha fatta il Settebello in semifinale, contro gli agguerriti serbi campioni del mondo in carica. Complice anche una partenza al fulmicotone capace di intimorire i nostri, gli azzurri del ct Campagna cedono 10-8 e, ora dovranno lottare sabato per il gradino più basso del podio contro il Montenegro. Nel beach volley, invece, il duo nostrano Lupo-Nicolai perdono in finale contro i favoriti super brasiliani Alison e Bruno Schmidt ma è un argento che vale oro.
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Doveva essere una battaglia all'ultima palombella, quella giocata in vasca tra Italia e Serbia per contendersi la finale di Rio 2016 e, infatti, quello che si è visto non ha tradito le attese.
Purtroppo per Di Fulvio & co. il risultato non ha arriso ai nostri, complice lo strapotere fisico dei serbi nella prima parte della gara che ha letteralmente annichilito la nazionale del ct Campagna.
Si parte, infatti, con un parziale netto di 0-6 a favore dei campioni del mondo in carica che rende il recupero dei nostri un'impresa titanica. Gli azzurri, troppo contratti e timorosi, vengono travolti dalle folate offensive di Prlainovic, Nikic, Pijetlovic e Filipovic che fanno il bello e il cattivo tempo contro la nostra difesa.
Gli azzurri tentano un'improbabile rimonta, almeno per evitare il cappotto, ma, complice anche la sfortuna nelle conclusioni e alcune decisioni arbitrali discutibili, non riescono a trovare il bandolo della matassa non sfruttando nemmeno alcune situazioni di superiorità numerica.
Campagna prova a mescolare le carte, inserisce in porta Del Lungo e, a 6" dalla fine del primo tempo arriva il goal di Velotto con un uomo in più. Nel terzo parziale, però, non riusciamo mai a metterla dentro mentre Nikic colpisce ancora d'astuzia, fissando il risultato sul 7-2.
Presciutti prova a suonare la carica realizzando il terzo goal per l'Italia ma Filipovic risponde subito per le rime con una staffilata da antologia, affossando le velleità degli azzurri. La sfortuna, poi, si abbatte nuovamente sui nostri con una traversa presa da Bodegas mentre i serbi non sbagliano nulla e si portano sul 9-3.
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Nel finale, Presciutti, Figlioli e Velotto hanno un ultimo guizzo che fa risalire nel punteggio i nostri ma, ormai, è troppo tardi, la Serbia, mantiene le redini del match saldamente in mano e portano a casa il risultato, 10-8 e arrivederci, sarà per la prossima volta. I Serbi, ora, in finale, affronteranno la Croazia.
Il Ct Campagna, a fine partita, si è detto sorpreso per la timidezza dimostrata in vasca dai nostri nella fase iniziale. Per la prima volta, infatti, in questa manifestazione, si è vista un'Italia affrontare un match senza la consueta determinazione e grinta che l'aveva sempre caratterizzata.
A questo punto, per i nostri pallanuotisti, urge un rapido e profondo esame di coscienza per ritrovare serenità e motivazioni in vista della finale per il bronzo, domani, contro il Montenegro. Il tempo è poco e la delusione è stata forte ma una prestazione negativa non può cancellare quanto di buono dimostrato finora.
Nel beach volley, invece, per la premiata ditta azzurra Lupo-Nicolai, è arrivato un argento storico nella finale giocata con i super favoriti beniamini di casa, i brasiliani Alison e Bruno Schmidt.
Sotto il diluvio universale che non ha spento una torcida di fuoco sugli spalti il duo italiano cede 2-0 21-19 e 21-17, giocandosela al massimo delle loro possibilità, partendo, anzi, in vantaggio nel primo set, mettendo in difficoltà la coppia brasiliana.
Ma i campioni locali fanno presto a riprendere terreno e vincono il set al fotofinish. Nel secondo set la musica non cambia, parte bene l'Italia, non mollando su nessun pallone e facendo sentire le mani a muro ma, alla fine, la maggiore esperienza dei brasiliani si fa sentire e, alla fine, la spuntano loro, seppur con notevole fatica.
E', comunque, un argento che vale oro e che mette della basi solide per la crescita del movimento anche in prospettiva futura.
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