Avevano iniziato il campionato in grande spolvero, due squadre rivoluzionate, in particolar modo nel ruolo di quarterback, i campioni in carica dei Denver Broncos e i Philadelphia Eagles ma, nelle ultime due gare, hanno dimostrato scarsa concentrazione e continuità di rendimento. Denver, orfana di Manning e lanciato due registi di belle speranze come Siemian e Lynch sono apparsi le ombre di sé stessi, mentre, il nuovo bombarolo di quelli della Pennsylvania, Carson Wentz, pecca eccessivamente di presunzione nelle scelte offensive. E' già crisi?

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Mentre, nell'ultimo Monday Night, gli Arizona Cardinals dominano i NY Jets 28-3 e si dimostrano un team in ascesa dopo i tentennamenti iniziali, alcune franchigie della NFL, dopo lo sprint iniziale, sembrano segnare il passo instillando i primi dubbi sulle scelte effettuate nel pre season.

Non ci riferiamo ai Carolina Panthers, di cui abbiamo già parlato in precedenza e il cui inizio di stagione si è rivelato, a dir poco, deficitario, ma in particolar modo, dei campioni in carica dei Denver Broncos e i giovanotti terribili dei Philadelphia Eagles che tanto bene avevano impressionato nelle gare inziali.

Entrambe le squadre sono reduci da due sconfitte consecutive, i primi, contro gli scatenati Atlanta Falcons in casa, lasciati liberi di correre per ben 132 yards e 1 TD con il loro running back Tevin Coleman senza nemmeno scomodare troppo la star Julio Jones. In questo caso anche la difesa ci ha messo del suo mettendo una pressione pazzesca sul qb di quelli del Colorado, Paxton Lynch, impedendogli di imbastire una strategia offensiva come si deve.

Nell'ultima gara, invece, Denver ha dovuto soccombere contro San Diego 21-13 nell'ultimo Thursday Night, seppure, in un disperato tentativo di rimonta dal 21-3, i campioni in maglia arancione abbiano avuto la palla del possibile vantaggio, sprecato con un incompleto da parte di Trevor Siemian. Fattore non da poco, a nostro avviso, l'assenza in panchina di coach Kubiak, colpito da una forte emicrania e sostituito dall'allenatore degli special teams, Joe Decamillis, alla sua prima da head coach ad interim.

E gli Eagles? Le aquile iniziano già a volare basso? Beh, intendiamoci, i ragazzi hanno dei numeri e il nuovo quarterback ragazzino, Carson Wentz è dotato di un braccio davvero notevole. I suoi rapidi guizzi e la sua sfrontatezza in campo avevano impressionato positivamente tutti gli addetti ai lavori.

Contro dei super motivati Detroit Lions, però, due errori clamorosi, un fumble del running back Matthews e un'inspiegabile bomba direttamente verso la end zone, intercettata dalla difesa, da parte di Wentz, hanno condannato i verdi della Pennsylvania e hanno iniziato a far intravedere qualche ombra nel loro modo di gestire la partita.

Il patatrac, poi, è arrivato nell'ultimo match contro Washington e qui, la cosa inizia a far male, anche perché i Redskins si trovano nella stessa divisione, la NFC East. Anche in questo caso, Philly regala troppi punti e troppo tempo agli attacchi degli avversari mentre Wentz, seppur non impreciso nei passaggi, non è stato in grado di dare una svolta positiva alla propria squadra.

Sicuramente il giovanotto di belle speranze avrà avuto modo di riflettere dopo l'errore madornale contro i Lions e, nella gara successiva ha cercato di non rischiare più di tanto ma, in questo modo, non sarà mai in grado di essere decisivo, nel prosieguo del campionato. Dovrà, a nostro modo di vedere, saper dosare il suo genio e sregolatezza, con un maggior equilibrio e visione di gioco. Ne sarà in grado la zazzera rossa numero 11 in maglia verde? Il campo darà il suo atteso responso

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