Solo una settimana fa i tifosi Warriors erano già pronti a festeggiare il Repeat della loro squadra. E come dargli torto dato che, nella storia delle Finals, mai nessuna squadra è riuscita a vincere il titolo dopo essere stata sotto 3-1 nella serie. Evidentemente non la pensa così LeBron James che, con una serie di prestazioni straordinarie, è riuscito nell'impresa del comeback e ora sembra più determinato che mai a fare la storia.
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Parliamo di Cleveland.
E lo faremo partendo da un elenco che riguarda i migliori giocatori per ogni statistica di queste Finals:
-Punti (181) : LeBron James
-Rimbalzi (68) : LeBron James
-Assist (51) : LeBron James
-Stoppate (13) : LeBron James
-Recuperi (16) : LeBron James
Avrete capito che il giocatore che sta dominando in lungo e in largo prende il nome di LeBron Raymone James. Il Re si è caricato sulle spalle il destino di una squadra anzi, dell'intero "mondo Cavs", e più che mai sembra determinato a portare il primo titolo nella città dell'Ohio. 41 punti nell'ultima gara (come in gara 5) di cui 18 consecutivi sono l'ennesima risposta, se ce ne fosse bisogno, a chi lo etichetta ancora "non decisivo".
Ma ogni re ha bisogno del suo braccio destro e Kyrie Irving è l'uomo perfetto. La premiata ditta James-Irving sembra avere un feeling particolare e lo dimostrano i 41 punti ciascuno in gara 5, nessuna coppia come loro. Ball Handling che gli permette di andare dove vuole e come vuole, tanto la palla a spicchi non te la fa vedere. A tratti ricorda Allen "The Answer" Iverson (se il paragone non è troppo ardito).
Thompson, un guerriero, come pochi. Per lui 370 partite consecutive (esclusi playoff) ma gioca con la stessa energia di chi è appena tornato dalle vacanze. Non a caso da quelle parti lo chiamano "Iron man". La zona sotto canestro è sua: si è visto un bambino lanciare un popcorn in campo e lui ha preso a rimbalzo pure quello. E' l'anima e il cuore dei Cavs.
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Smith incostante: alterna prestazioni stellari ad altre completamente anonime. L'1 vs 1 non è il suo forte e ha il difetto di sparire dalla partite quando i tiri non ingranano ad entrare. Se, invece, mette un paio di triple consecutive non si ferma più.
Il punto dolente è Kevin Love. Pochi minuti, molti falli e totale assenza di fiducia da parte dei tifosi. Qualcuno lo ha giudicato "molle", lui non sta facendo nulla per smentirlo.
La panchina non è di certo il punto forte dei Cavs, ma Jefferson e Dellavedova (a cui aggiungiamo anche Mo Williams), quando chiamati in causa, si sono sempre fatti trovare pronti.
Si sta ancora aspettando che Shumpert realizzi di trovarsi alle Finals: finora l'unica cosa più brutta delle sue prestazioni è solo il suo taglio di capelli.
Lue dovrà continuare a lavorare, soprattutto per evitare quegli svarioni difensivi imbarazzanti a cui abbiamo assistito nelle prime gare.
Per i tifosi Cavs si va a gara 7 con un'immagine: LeBron James che stoppa Curry con tanto di smorfia stile "not in my home".
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