images/stories/basket/competizioni/nba.jpgRitorna il circo della Nba ed è subito Lebron James show a Cleveland contro i NY Knicks ancora decisamente in rodaggio. 117-88 il risultato finale per i campioni uscenti, tripla doppia per il fenomeno di casa e un Irving da 29 punti. Sull'altro fronte, invece, quelli dei vice campioni di Golden State che schieravano il neo acquisto Kevin Durant, buio totale in casa contro San Antonio che vince facile con il duo super Leonard-Aldridge a dominare.

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Era la serata della consegna degli anelli 2016 da parte del Commissioner Nba Adam Silver a far brillare le dita dei campioni in carica dei Cleveland Cavaliers che andavano ad iniziare una nuova stagione da protagonisti, scendendo sul parquet della Quicken Loans Arena contro i rinnovati New York Knicks.

Al termine della cerimonia di rito, un commosso Lebron James è tornato a fare il suo mestiere di leader indiscusso del team dell'Ohio ed è andato a condurre i suoi ad una vittoria 117-88 sul velluto contro gli avversari del suo amico fraterno Carmelo Anthony.

Coach Hornacek avrà un gran bel daffare a sistemare un roster totalmente rinnovato per tre quinti dei titolari ma, a parte qualche buon sprazzo nel secondo quarto con Derrick Rose, la strada sembra davvero lunga.

D'altro canto, il trio delle meraviglie di Cleveland sembra proprio non aver perso il brutto vizio del canestro facile e colpisce senza difficoltà da tutte le posizioni.

Lebron è scatenato, in forma smagliante mette a segno una tripla doppia con 19 punti, 11 rimbalzi e 14 assist, Kyrie Irving realizza 29 punti ed è una spina nel fianco della difesa avversaria mentre Kevin Love realizza una doppia doppia con 23 punti e 12 rimbalzi, troppo per questi Knicks ancora in fase di rodaggio.

Unica nota negativa lo scontro tra Iman Schumpert e il lungo di NY Porzingis che potrebbe aver provocato nel giocatore di Cleveland una commozione cerebrale. Speriamo che le sue condizioni migliorino nelle prossime ore.

Passando sulla sponda del Pacifico, i vice campioni di Golden State, scendevano in campo alla Oracle Arena forti del neoacquisto Kevin Durant contro San Antonio, orfana della colonna Tim Duncan e di Boris Diaw. Ebbene, chi si aspettava un match dall'equilibrio spostato dalla parte dei padroni di casa è stato decisamente smentito.

Un vero e proprio smacco, consumato tra le mura amiche, per i gialloblu della Baia, dominati per larga parte del match dai texani e concluso 129-100 con i padroni di casa quasi intimoriti dalla posizione di super favoriti alla vittoria finale.

D'altro canto, il coach dei neroargento, Gregg Popovich, non sbaglia un colpo, posizionando Leonard da 4 e la nuova star Simmons da ala piccola, con Aldridge a dominare sotto le plance.

Ad ogni modo alcuni sprazzi di ottimo gioco da parte di Durant, Curry & co. si vedono e il team della California si fa sotto più volte ma poi concede troppo in attacco ai texani, facendosi sentire anche poco a rimbalzo e, alla fine della fiera, peccano di scarsa coesione di squadra. Su questo, coach Steve Kerr dovrà lavorare parecchio.

Intendiamoci, la prova opaca di ieri non sposta di una virgola le ambizioni di vittoria finale per Golden State ma è evidente che una sconfitta così bruciante non potrà che mettere ancora più pressione su un team rinnovato che sta ancora cercando i giusti equilibri. Staremo a vedere.

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