Tessera del tifoso: nettamente ridimensionata
Tessera del tifoso: nettamente ridimensionata. 

Nata nel periodo di massimo disordine negli stadi culminato con la morte dell'ispettore Raciti prima di un Catania-Palermo del Febbraio 2007, la Tessera del tifoso è entrata in numerosi cori degli Ultras che la detestavano e in molti comunicati ufficiali che la citavano come conditio sine qua non per l'acquisti di certi biglietti per certe partite di calcio. Considerata un deterrente e uno strumento di controllo da alcuni, è vissuta da molti altri come uno sfollagente e un sistema in grado di allontanare dagli stadi le persone e le famiglie e modo. Abolita secondo alcuni, rimodulata secondo altri, insomma nella prossima stagione la sentiremo nominare sempre meno.

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Perchè all'ingresso degli stadi vengono controllati sempre i tifosi e le tifose che non hanno niente da nascondere?

Mentre quelli che portano sulle curve razzi, fumogeni e mortaretti riescono sempre a farla franca?

Bastano queste due domande a decretare l'inefficacia di uno strumento, la Tessera del tifoso, che negli ultimi dieci anni è stata un elemento fondamentale per l'accesso agli impianti calcistici italiani.

La tanto osteggiata Tessera era un modo per controllare e schedare i tifosi, senza risolvere i veri problemi di ordine pubblico e di malavita organizzata che attanagliano gli stadi di tutta Italia.

Adesso che succederà? Succederà che cambieranno molte cose nella stagione calcistica 2017-2018: ci sarà ad esempio la possibilità di acquistare i biglietti negli stadi anche per le trasferte e pochi minuti prima del fischio d'inizio.

Ci saranno sempre i margini per eventuali restrizioni da parte dell'Osservatorio per le manifestazioni sportive per le partite ritenute a rischio, ma tutto verrà chiarito venerdì in una conferenza nella sede della Federazione Italiana Giuoco Calcio (Roma, via Allegri) a cui prenderanno parte anche il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio, il numero uno del Coni, Giovanni Malagò, il ministro Luca Lotti e il ministro dell'Interno Marco Minniti.

L'obiettivo dello Stato, dopo aver isolato in parte i violenti, è quello adesso di favorire le persone per bene invogliandole a tornare a vedere le partite.

Di fatto la Tessera del tifoso ha reso tortuoso e complicato il percorso per acquistare i biglietti-Stadio, soprattutto per chi ha famiglia: anche per questo probabilmente nel giro dei prossimi tre anni verrà abolita del tutto.

L'Osservatorio si è convinto che si debbano aiutare le famiglie tornare negli stadi,  mentre per i violenti ci sarà sempre il pugno duro anche se manca a volte, la certezza della pena.

I dati sembrano positivi negli ultimi tempi, un calo sensibile di feriti anche fra le forze dell'ordine, negli stadi c'è più sicurezza, fuori non sempre.

Nata con l’intento di tener fuori dagli stadi i violenti, ha finito per impoverire il calcio e allontanare le famiglie, con danno di svariati milioni per l’industria calcio che è la quinta azienda del Paese.

Le società, con l’abolizione della tessera, dovrebbero emettere delle carte di fidelizzazione, in modo tale che l’acquisto del biglietto o di un abbonamento non sia più legato al possesso della tessera e che le società stesse siano più responsabilizzate, limitando l’uso delle barriere negli impianti sportivi e facendo sottoscrivere ai tifosi un vero e proprio codice etico che, se violato, porterebbe all’allontanamento o sospensione della persona dallo stadio per una o più partite.

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FONTI:

Per il contenuto: Serie A addio Tessera del tifoso,  mediagol.it, 3 Agosto 2017.

Per l'immagine: www.we-news.com 

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Articolo scritto da:

Mauro Suma, il Direttore Responsabile (leggi la sua biografia).