
Aspetta ad esultare. Meglio attendere il VAR. Cambia la vita, negli stadi italiani. Ogni gol verrà controllato e vivisezionato dalle immagini, prima di essere assegnato e convalidato. Nella recente amichevole Milan-Betis Siviglia di Catania, lo si è visto ampiamente. Il Milan pensava di aver segnato con Andrè Silva e invece rientra tutto. Poi, a 2 minuti dalla fine, il Milan pensava di aver visto una grande parata di Antonio Donnarumma e che ci fosse un calcio d'angolo per gli spagnoli. Contrordine VAR: è rigore. Altro film, altro giro. Ma cos'è e come funziona la tecnologia nel calcio? Chi la aziona, chi la chiama? E soprattutto chi la produce e chi la progetta?
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Il VAR è un sistema di supporto all'arbitro mediante l'impiego di strumenti tecnologici, sotto la supervisione di due assistenti: è stato approvato dall'IFAB (International Football Association Board) nel giugno 2016 e dal giugno 2017 è stato approvato in Italia, con tanto di abolizione degli arbitri di porta.
Gli scopi sono due: correggere decisioni sbagliate o segnalare episodi gravi o importanti sfuggiti all'occhio dell'arbitro.
Quattro le tipologie di gioco cui è applicabile: Goal - Rigori - Espulsioni dirette - Scambi di identità.
La procedura di applicazione del VAR prevede tre fasi distinte fra loro, i cui tempi dovranno essere sempre più brevi: episodio - analisi tramite VAR - provvedimento.
L'impiego del VAR avviene in due modi diversi: l'arbitro potrà fidarsi del parere degli assistenti addetti al VAR o potrà chiedere di visionare in campo le immagini dell'episodio.
I tempi di tutto questo?
Il sito specializzato calciomercato.com ha infatti preso posizione: "Quello che lascia perplessi è il campo di applicazione del VAR e i tempi di interruzione del gioco in uno sport abituato sì alle soste continue per infortuni, proteste e tatticismi vari, ma non a pause che hanno anche superato il minuto nei precedenti in cui il video è risultato decisivo, tra Mondiale Under 20 e il clamoroso episodio della recente Supercoppa d'Olanda nella quale il Feyenoord si è visto annullare il gol del possibile 2-0 sul Vitesse e si è visto concedere contro un rigore".
Diventa dunque difficile per il Video Assistant Referee zittire le polemiche: anzi, forse impossibile.
Ricordiamo anche che per la visione dei Var, il numero minimo sarà di 12 telecamere ad alta defizione: i Var saranno in uno spazio apposito completamente isolato, senza alcuno contatto fisico, tecnologico o comunicativo con le regie impegnate nella produzione televisiva dell'evento.
Non ci sarà un regista: con i due Var designati dal Rizzoli (nuovo designatore Can A) ci saranno due tecnici televisivi che supporteranno le richieste degli arbitri rendendo possibile la visione di replay o immagini a velocità normale.
I tecnici che lavorano a stretto contatto con i Var nella 'regia' destinata ai due arbitri sono forniti dalla società Hawk-Eye, la stessa che ha ricevuto dalla Lega Serie A l'appalto per la fornitura del sistema di rilevamento della traiettoria del pallone nota come Goal Line Technology.
Tutto sembra formalmente a posto, l'importante è che ci si abitui ad un altro calcio, anche se la vera domanda è: fra un anno, dopo la sperimentazione italiana, il VAR verrà confermato o meno?
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FONTI:
Per il contenuto: Cos'è e come funziona il VAR, goal.com, 9 Agosto 2017.
Per l'immagine: www.we-news.com
Articolo scritto da:
Mauro Suma, il Direttore Responsabile (leggi la sua biografia).