San Siro e stadi a Milano, un futuro tutto da scrivere. A Genova le cose sono più chiare.
San Siro e stadi a Milano, un futuro tutto da scrivere. A Genova le cose sono più chiare. 

Il futuro dello stadio Luigi Ferraris di Genova  sempre più sotto la lente d’ingrandimento dell’amministrazione comunale. Come oramai noto da tempo, il Comune ha deciso di vendere l’impianto: "Speriamo e ci auguriamo di venderlo ai soggetti interessati, ossia a Genoa e Sampdoria", ha spiegato l'assessore comunale allo sport Stefano Anzalone. Se lo acquisterà la Samp, il Genoa pagherà l'affitto. Altrimenti, viceversa. Cose chiare, senza posizioni pregiudiziali. A torto o a ragione, invece, a Milano, la sensazione dei tifosi milanisti è che il sindaco interista Beppe Sala discuta di stadio di San Siro molto più volentieri con l'Inter che con il Milan.

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Il comune di Genova è arrivato al dunque sullo stadio di Marassi, prendendo una decisione chiara, vendere l'impianto,  e mettendo in primo piano l'aspetto economico della vicenda.

Della vicenda parla soprattutto l'assessore allo sport e i toni sono sfumati, cauti, prudenti, senza provocare tensioni all'interno delle rispettive tifoserie.

A Milano,  invece la vicenda vede protagonista in primo piano nelle dichiarazioni il capo della giunta municipale, il sindaco Sala, che viene vissuto dalla parte rossonera della città, a torto o a ragione, prima come interista che come sindaco.

Nelle dichiarazioni di inizio anno sullo stadio di San Siro, lo stesso Beppe Sala ha definito l'Inter più "determinata" del Milan nel dichiarare la propria volontà di investire su San Siro.

Ma il Milan ha subito replicato di non aver mai annunciato ufficialmente o sottoscritto formalmente la decisione di lasciare San Siro: le aree proposte fino ad oggi non sono gradite ai rossoneri che ancora non sono venuti a conoscenza del piano dell'Inter per il riammodernamento dello stadio  milanese.

La questione sta già dividendo le tifoserie, perchè secondo gli interisti il Milan ha annunciato da tempo di volersene andare, mentre i rossoneri duri e puri ricordano che lo stadio è stato costruito dal presidente milanista Piero Pirelli nel 1926 e che è quindi l'Inter ad essere arrivata dopo, quindi...

Le contrapposizioni non facilitano la convivenza nello stesso stadio,  al di là della rivalità sportiva, fra i due club.

Il Milan ha annunciato la disdetta dell'accordo con la società M-I Stadio Srl, impegnata nella gestione dell'impianto e subito dopo anche l'Inter ha deciso di fare come il Milan, stop all'accordo.

In assenza di impianti alternativi rimasti, il futuro immediato è scontato: Inter e Milan seguiteranno a giocare a San Siro.

Eppure lo stadio di San Siro ha bisogno urgente di un oneroso lavoro di restyling e per come stanno le cose, siamo ben lontani dalla meta.

A Genova, dove tutto  sembra meno "ideologizzato" e più lineare, per il momento negli incontri avuti nei mesi scorsi è emersa con forza la necessità di ristrutturare l’impianto sportivo del Ferraris di Marassi.

Si parla di lavori importanti per circa 35-38 milioni di euro, che permetterebbero allo stadio genovese di avere tutte quelle autorizzazioni per le gare internazionali.

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FONTI:

Per il contenuto: Stadio S. Siro: Milan e Inter disdicono l'accordo di gestione, sportmediaset.it, 10 gennaio 2018.

Per l'immagine: www.we-news.com 

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Articolo scritto da:

Mauro Suma, il Direttore Responsabile (leggi la sua biografia).