
Nonostante il guizzo di Manchester in Champions League, la stagione spagnola di Vincenzo Montella è sempre più fallimentare. La crisi continua ed è un momento davvero nero per il Siviglia, che dopo aver perso malamente la finale di Coppa del Re per 5-0 contro il Barcellona allunga a sette la striscia di gare senza vittorie in campionato perdendo per 2-1 in casa del Levante. A questo punto la posizione di Montella torna nuovamente in bilico, il Siviglia rischia ora di vedersi sfilare anche il settimo posto da una tra Getafe e Girona. Il Levante invece con questa vittoria, la quinta nelle ultime sette gare, è praticamente salvo.
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Al Milan era stato esonerato il preparatore atletico, ma lui era rimasto al suo posto; al Siviglia, invece, è stato allontanato il direttore sportivo.
Ma a questo punto, nonostante fosse stato confermato nel pre-partita dal presidente Castro, la panchina del Siviglia torna a traballare.
Il problema non è solo ed esclusivamente la sconfitta con il Levante ma il trend fortemente negativo: con Montella alla guida tecnica, la squadra andalusa ha un ruolino di 42 gol subiti in 26 partite (è come se partisse sempre sotto 0-2, o quasi), mentre nelle 26 partite di cui sopra, per cinque volte ha subito 5 gol, una volta ne ha presi 4.
In pratica, da quando c'è Vincenzo Montella, il Siviglia in campionato ha vinto 5 partite, ne ha pareggiate 4 e ne ha perse 8.
In totale si sta parlando di 22 gol fatti e 32 subiti.
Altri numeri impietosi: media-punti a partita di 1,12 con un rendimento, unicamente nell'intero periodo di gestione Montella, da 16' posto.
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Sui social network, i tifosi del Siviglia hanno preso di mira Montella raccogliendo la solidarietà dei tifosi milanisti: "Vi capiamo, ci siamo passati anche noi".
Come non bastasse, proprio all'indomani della sconfitta subita dal suo Siviglia contro il Levante, al tecnico campano sono arrivati addosso anche commenti salaci di un suo ex giocatore.
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport alla vigilia della sfida contro il Milan, il centrocampista del Bologna Andrea Poli è tornato anche sull'esperienza in rossonero: "Sei allenatori in quattro anni, una proprietà in bilico, giocatori che andavano e venivano. Io cercavo di dare una mano, anche con Inzaghi sono stato utilizzato spesso".
Poi il tracollo con Montella "L’ho chiesto anche a Montella, con educazione ma anche con chiarezza. È stato un anno molto brutto proprio per il rapporto con l’allenatore. Montella ha avuto una gestione superficiale e non sapeva nemmeno comunicare. Io meritavo di giocare molto di più per come mi allenavo e per come mi comportavo. Mi ha dato fastidio la scarsa considerazione"-
Sulla scelta di lasciare il Milan, ancora Andrea Poli: "Avevo bisogno di sentirmi importante e ho scelto Bologna perché al Dall’Ara avevo sempre avuto ottime sensazioni. Volevo dimostrare di essere affidabile, a Bologna ci sono riuscito. Donadoni è stato fondamentale, mi ha dato un ruolo prezioso in campo e fuori".
Dopo Catania e Fiorentina andate bene, le esperienze di Montella a Genova, a Milano e a Siviglia sono state molto negative.
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FONTI:
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Articolo scritto da:
Mauro Suma, il Direttore Responsabile (leggi la sua biografia).