Foto Ciclismo RisultatiDa veri amanti dei pedali, seguiremo i sudori e le fatiche dei grandi campioni lungo scalate, discese, e crono, per riportarvi fedelmente i risultati di Ciclismo di ogni tappa e gara. Dal Tour de France al Giro d'Italia. Rimanete aggiornati seguendo i nostri feed ed iscrivendovi alla nostra newsletter.

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LE PAGELLE DELLA VUELTA 2014

ALBERTO CONTADOR: la micro-frattura rimediata qualche settimana prima al Tour lo induce a presentarsi in sordina, dichiarando che al massimo, se la fortuna lo avrebbe assistito, il suo obbiettivo poteva essere quello di portare a casa qualche tappa. Pochi ci hanno creduto, anche i muri sanno che quando El Pistolero si presenta al via di un GT lo fa con l’intento di vincere. Ma da lì a pronosticare il suo successo ce ne passa. Resta incollato alle “frullate” del kenyano bianco, e già lì sarebbe da applausi, per poi salutarlo con la proverbiale rasoiata all’ultimo chilometro. Porta a casa due tappe e la roja facendo ammattire, manco ce ne fosse bisogno, il suo istrionico datore di lavoro, Oleg Tinkoff. GRANDIOSO. VOTO: 10 E LODE.

CHRIS FROOME: Agli esteti della bicicletta può non piacere, ma quando aziona il motorino fa paura. All’inizio della Vuelta fa l’elastico, si stacca e poi si riaccoda, si stacca e poi si riaccoda ancora. Poi quando la gamba sembra quella dei tempi migliori le prova tutte per stremare il grande Albertino. Alla fine finisce stremato lui, ma la caparbietà con cui ci prova è da ammirare. Guarda più il suo computerino che la strada davanti a sè, tatticamente rimane sbadato e sinceramente il suo stile non ci fa impazzire, sta di fatto che rimane pur sempre uno dei più forti del lotto. FRULLATORE. VOTO:8,5

GIRO D'ITALIA 2014: LE PAGELLE - SECONDA PARTE (by simo90)Copyright © All Rights Reserved - We-News.com

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Diego Ulissi: ha goduto due volte, e ci ha fatto godere. Qualcuno cominciava a mettere in dubbio le doti del Livornese. Lui da buon toscanaccio a tirato dritto, senza far troppo caso alle punzecchiature degli addetti ai lavori. A Montecopiolo e nella tappa del Carpegna è sembrato di rivedere Philippe Gilbert, per l’autorità e la supremazia dimostrata in volatine di gruppi ristretti. Ne ha ancora di strada, ma da qui in poi si spera sia in discesa. Deve puntare alle corse di un giorno. Il ct Cassani pensa a lui per il ruolo di capitano. PURO SANGUE. Voto: 8,5.

Il compagno Cunego sembra aver perso ogni residua speranza di ritrovare la gamba dei tempi migliori voto: 4,5. La Bardiani: no, non è un corridore. È una squadra continental che riesce nell’impresa di portarsi a casa tre tappe. Certo ci vuole un po’ di fortuna, ma la fortuna bisogna andarsela a cercare, e i ragazzi di Reverberi lo fanno ogni giorno, sperando che quella centrata sia la fuga giusta.

GIRO D'ITALIA 2014: LE PAGELLE - PRIMA PARTE (by simo90)Copyright © All Rights Reserved - We-News.com

Nairo Quintana: Ha sonnecchiato per le prime due settimane, diceva di avere dei problemi di respirazione. Nella discesa dello Stelvio ha gettato la maschera e ha portato a termine in Val Martello un’impresa alla portata sua e di pochissimi altri. Nella cronoscalata del Grappa ha dimostrato che la terza settimana è pane per i suoi denti. Pazienza se sullo Zoncolan sembrava andar su con il freno a mano tirato. L’ultimo a riuscire nell’impresa eroica di un‘accoppiata giro e tour è stato un Romagnolo gracilino, chissà che il suo erede sia nato tra le montagne colombiane. FENOMENO VERO. Voto: 9,5.

Rigoberto Uran: il capolavoro l’ha fatto nella cronometro dei vini, dove ha messo in cassaforte un piazzamento sul podio. Da lì in poi ha corso in difesa, a Plan di Montecampione ha cercato di resistere alle progressioni di Aru prima e di Quintana poi, salvo accorgersi in tempo di non poter reggere il ritmo di due scalatori puri. Gli è mancato qualcosa in salita per poter arrivare in rosa a Trieste. Sta studiando per vincere il Giro, chissà che dopo due secondi posti l’anno prossimo non sia quello buono. CAPARBIO. Voto: 8,5 .

GIRO D'ITALIA 2014: RISULTATI E ANALISI DELLA PRIMA SETTIMANA (by simo90)

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L’Irlanda è stato lo sfondo dei primi tre giorni di gara. Certo non si può ammirare una grande varietà di paesaggio, come risulta difficile immaginarsi una giornata senza pioggia ma bisogna ammettere che l’entusiasmo con cui gli irlandesi hanno accolto la carovana rosa ha colpito.

Entusiasmo che non può derivare solo da qualche pinta in più, ma che deve essere accreditato alla straordinaria capacità attrattiva del ciclismo. In grado di radunare attorno ad una strada nonni e nipoti, padri e figli, nell’attesa del veloce passaggio del gruppo che fa tornare tutti bambini per un’istante.

Non si può dire che la fortuna sia una virtù tipicamente irlandese. E infatti, pronti e via, nella cronosquadre di Belfast, ruzzolone dell’idolo di casa Daniel Martin, nipote di Stephen Roche.

CICLISMO: LE PAGELLE DELLA PARIGI-NIZZA  (by simo90)Copyright © All Rights Reserved - We-News.com

A consultare il '' Garibaldi '' della Parigi-Nizza appena conclusasi, si potrebbero avanzare dei dubbi sulle doti e le capacità degli organizzatori transalpini. Nessun prologo iniziale e nessuna prova contro il tempo. 8 tappe, da spartirsi tra ruote veloci e uomini da classiche delle Ardenne. Bandite dal menu le salite lunghe, anche quelle lontane dal traguardo, gli organizzatori hanno preferito vivacizzare questo tracciato un po' naif con qualche strappo breve in prossimità del traguardi.

Spesso, e non a torto, si dice che è l'atteggiamento dei corridori a rendere dura e avvincente una gara, di certo, però, l'altimetria scarna di questa Parigi-Nizza non ha stimolato più di tanto la fantasia di corridori e appassionati. Di contro  ne hanno beneficiato, considerati i distacchi irrisori, suspence e incertezza sull'andamento finale della corsa  Analizziamo, di seguito, i protagonisti che più hanno animato questa inedita versione della corsa d' oltralpe.

Nella foto, Bradley WigginsL'idiozia non ha mai fine e pare che non ci sia sport che si possa ritenere immune: quanto è successo nella quattordicesima tappa del Tour De France 2012 ha dell'incredibile e del vergognoso.